La Storia del Borgo
Il Borgo di Recenza nacque come un antico insediamento etrusco e la sua presenza fu per la prima volta attestata intorno all’anno 1000, ma soltanto nel 1262 venne citato nello Statuto del Comune di Siena.
Il Borgo si sviluppa intorno all’antica Pieve di San Giovanni Battista – una delle prime del territorio della Val di Merse -, ricordata addirittura nella bolla papale di Clemente III nel 1189 e di proprietà degli Ardengheschi.
La vita del Borgo di Recenza subì alterne vicende in collegamento con la storia del vicino Stato senese. In questo periodo alcune famiglie senesi si alternarono nel possesso di tali luoghi. Da un censimento del 1833 sappiamo che esso venne compreso nel vicariato foraneo di S. Lorenzo a Merse e che vi abitavano circa 200 persone. Nel corso del XX secolo, e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, il Borgo subì il consueto fenomeno di spopolamento ed arrivò piano piano ad assumere il suo stato attuale.
Al centro del Borgo si erge la Villa padronale di origini longobarde, che - in epoca rinascimentale - venne trasformata in una villa con tenuta agricola annessa.
Alla fine del XVIII secolo divenne una delle proprietà del governatore della città di Siena all’epoca di Napoleone e, in quel periodo, a seguito di una sua profonda ristrutturazione, assunse la sua veste attuale. In particolare, la ristrutturazione mise in luce la sua splendida facciata neoclassica, caratterizzata da ordini di finestre vere e finte alternate, disposte al di sopra di cornici marcadavanzali e dalle due rampe di scale contrapposte, le quali – all’epoca – collegavano l’abitazione signorile con la fattoria.
La villa è stata poi definita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “un raro pregevole esempio di villa fattoria, così come venne a configurarsi in epoca tardo settecentesca, che ancora oggi sopravvive allo stato originario”, al punto da essere qualificata come dimora storica il 28.1.2010.